Immagine di Chiara Casalini
Recupero il recipiente e su ogni angolo del perimetro interno della casa lascio un pizzico di polvere nera, iniziando il giro da nord; ripercorro lo stesso tragitto una seconda volta, per tracciare con essa una linea di circa cinque centimetri su ogni finestra e porta che dia all'esterno; infine, un ultimo giro col palmo rivolto alla parete, concentrandomi per richiamare il mio potere e concludere esattamente da dove sono partita. Mi mordo il polso e lascio cadere qualche goccia del mio sangue.
«Che il Fuoco divori il Fuoco,
Che il Fuoco tutto purifichi
E dalla cenere la vita rinasca.
La mia volontà si compia
Al sospirar dell'ultimo canto.»
Quando termino l'incanto il sangue sfrigola sulla polvere per un istante, senza lasciare alcuna traccia, segno che è andato a buon fine.
da "L'Ultima sfida"
Settimana scorsa vi avevo accennato al composto di polvere nera (sale, polvere di pietra lavica, iperico, mandragola, artiglio del drago e tre gocce di veleno di serpente), che trova la sua origine nel "sale nero", rielaborato in questo caso per l'uso che ne viene fatto nella storia, ma seguendo l'effettiva logica con cui lo si dovrebbe preparare: la cura di ogni singolo ingrediente in relazione allo scopo e agli elementi.
Perché?
Beh, non esiste nella preparazione del sale nero la formula assoluta, per quanto alcuni professino il contrario, è pur sempre parte di un atto stregonico e, come tale, frutto della sapienza della Strega.
Nello specifico, al sale (bianco) di base, che ha il compito di proteggere e tenere "lontano" energie indesiderate (qui viene adottato per tracciare un confine di contenimento) vengono aggiunti altri ingredienti, tutti collegati in qualche modo alla protezione e al Fuoco. Il veleno di serpente protegge e distrugge, inoltre è collegato alla Terra, elemento importante in questo caso, affinché ciò che il Fuoco prende, venga da lei accolto nel suo aspetto ctonio, "il ventre oscuro della Madre".
Scarlet chiude il rituale col proprio sangue, questo per legare l'azione magica alla propria volontà, "Al sospirar dell'ultimo canto".
Compaiono altri due elementi: il numero tre e il canto, ma non vorrete che vi sveli tutto oggi, vero?
Seguitemi la settimana prossima 😉
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